Figlio di un ebreo ceco, il suo cognome si pronuncia con l'accento sulla "i".
Ha iniziato a recitare sul palcoscenico negli anni '60.
Grande attore di teatro, negli anni '70 ha recitato molto anche sul piccolo schermo, soprattutto in sceneggiati e miniserie.
Ha debuttato sul grande schermo nel 1973, diretto dall'amica Lina Wertmüller, in Film d'amore e d'anarchia, ovvero stamattina alle 10 in via dei Fiori nella nota casa di tolleranza.
La fruttuosa collaborazione con la Wertmüller gli ha anche fatto guadagnare il Premio Gassman come Migliore attore (per lo spettacolo teatrale Lasciami andare madre del 2004).
Per la sua interpretazione di Aldo Moro in Buongiorno, notte (2003) ha ricevuto vari riconoscimenti, tra cui il Premio Pasinetti come Migliore attore a Venezia.
Si considera un romano d'adozione, visto che si è trasferito nella "città eterna" a 18 anni e non l'ha più lasciata. A tale proposito ha dichiarato: "Roma è la più bella città del mondo [...]. Su questo non ho dubbi. Allora, quando c'è questa bellezza, alla fine non vedi altro, anche se ci sarebbe anche tanto altro da vedere che non è così bello. Però non la cambierei con nessun'altra città".
Ha recitato anche nel film, premio Oscar, La grande bellezza (2013). A tal proposito ha dichiarato che sui set di Sorrentino tutto si svolge in modo magico.
Ha detto che la sua arma vincente è sempre stata l'ironia. "A teatro non ho la bellezza o la figura dell'eroe, punto sempre sull'ironia", ha dichiarato l'attore.
Si definisce una persona molto insicura, infatti, nonostante le qualità, spesso teme di non riuscire a esprimere al massimo se stesso ed è lui a chiedere di fare un provino, prima di ottenere un ruolo.