AllMovie

Factsheet

• Dopo avere militato nell'associazione giovanile cattolica GIAC, ha smesso di credere in Dio durante i suoi studi universitari su Tommaso d'Aquino.
• Scrittore assai prolifico, i suoi più grandi successi, che gli hanno conferito fama internazionale, sono stati Il nome della rosa (1980) – bestseller storico-medievale da cui è stato tratto l'omonimo film del 1987 – e Il pendolo di Foucalt (1988).
• A proposito de Il nome della rosa ha dichiarato di odiare quel romanzo, che considerava il peggiore tra quelli che aveva scritto.
• Diventato ordinario di Semiotica all'Università di Bologna nel 1975, negli anni gli sono state conferite decine di lauree honoris causa da vari istituti in tutto il mondo.
• Storico collaboratore de La Repubblica e L'Espresso, dal 2008 era professore emerito e presidente della Scuola Superiore di Studi Umanistici dell'Università di Bologna.
• Fine semiologo, tra le sue analisi che hanno provocato più polemiche ci sono quella sulla "fenomenologia Mike Bongiorno" negli anni '60 – "non provoca complessi di inferiorità, pur offrendosi come idolo [...] rappresenta un ideale che nessuno deve sforzarsi di raggiungere perché chiunque si trova già al suo livello'' – e nel 2015 quella sui social, che "danno diritto di parola a legioni di imbecilli". 
• Dopo avere deciso di non pubblicare più con il nuovo colosso Mondadori-Rcs, aveva da poco fondato la casa editrice La nave di Teseo quando la morte lo ha colto all'età di 84 anni.